venerdì 10 dicembre 2010

Le 5 regole d'oro della postproduzione

Bad dreamsAbbiamo parlato molto, in passato, di tecniche varie di postproduzione fotografica e fotoritocco.
Ultimamente, lo avrete notato, sono un po' a corto di idee: più che altro perché mi rendo conto che gli interventi di fotoritocco che mi capita di fare, sono talmente specifici e mirati alla particolare foto, che non avrebbe senso farne un tutorial.

Per questa ragione oggi mi va di affrontare l'argomento in maniera un po' più generica, e vi do un elenco di 5 regole che più che regole vere e proprie sono un riassunto del mio personale modus operandi...

  1. progettare il fotoritocco: a cosa voglio arrivare?
    qual è il risultato che voglio? quali sono le differenze rispetto all'originale?
    Che non vuol dire che non si possa arrivare a risultati esaltanti andando a tentativi, ma spesso il tempo per i tentativi non c'è e quindi bisogna avere ben chiari i passaggi da effettuare prima ancora di aprire Photoshop (o Paint Shop, o Gimp, o quello che vi è più comodo)
  2. capire bene cosa significa mescolanza additiva / sottrattiva: imparare benissimo come si comportano i pixel e i colori quando sono sovrapposti tra loro in modalità diverse. In questo modo spesso si arriva al risultato voluto semplicemente aggiungendo qualche livello con modalità di fusione "ad hoc" ;)
    {ad esempio: provate a duplicare il livello e impostare la modalità di fusione su scolora, moltiplica e sovrapponi. Poi fate la stessa cosa con il livello duplicato e convertito in b/n...}
  3. ogni intervento comporta una perdita di informazione (anche minima) quindi fare sempre una copia dell'originale, e cercare di arrivare al risultato finale con meno passaggi possibile (e su livelli diversi, in modo da poter recuperare "pezzi" dai livelli sottostanti)
    Per la stessa ragione, una buona abitudine è quella di utilizzare i livelli di regolazione piuttosto che le regolazioni nude e crude direttamente sul livello (Paint Shop li ha, Gimp non lo so, Photoshop li ha resi molto più "user friendly" dalla CS4 in poi).
    La ragione è semplice: i livelli di regolazione si possono in qualunque momento... "spegnere".
    {Quindi, se ad esempio hai impiegato un'ora e mezza a clonare via uno sconosciuto dal tuo tramonto sulla skyline newyorkese, e all'ultimo momento decidi che quel bilanciamento colore che avevi aggiunto all'inizio non ti piace più, sarai felice di non dover ricominciare tutto da capo...}
    E poi i livelli di regolazione si possono mascherare. Vedere il punto 4.
  4. Le maschere di livello sono nostre amiche: non si può mai sapere quando avremo bisogno di recuperare una porzione di immagine da un livello dopo averla cancellata. Ciò che è cancellato non si recupera, ciò che è "mascherato", sì!
    Oltre a ciò, avere dimestichezza con le maschere vi permette di sfruttare al 100% i livelli di regolazione... vedere punto 3
    Quindi: prendere tanta, tanta, tantissima confidenza con le maschere di livello.
  5. SPERIMENTARE, SPERIMENTARE, SPERIMENTARE! Non fermarsi mai a quello che ci riesce bene, ma cercare sempre nuove strade per ottenere nuovi effetti! ;)
    {Magari la sperimentazione evitiamo di farla su quel lavoro importante che dobbiamo consegnare entro due ore, ma nel normale cazzeggio fotografico che io faccio e che sono sicura ognuno di noi fa, la sperimentazione ci sta tutta}
    Tanto esiste il comando "Annulla" :P
    e poi... avete fatto una copia dell'originale, no? ;)

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