sabato 9 luglio 2011

Il valore di una foto, ovvero la sublime arte di tirare sul prezzo

Momento digressione: non aggiorno il blog da mesi ma non ho dimenticato i vari argomenti promessi (tutorial e via dicendo), che vi assicuro saranno pubblicati non appena riuscirò a riemergere da questo vortice di iperattività che sono stati i miei ultimi 2 mesi di vita. Sì perché, tra il lavoro di tutti i giorni, tra i vari fichissimi progetti creativi che mi affollano ogni secondo di tempo libero (se volete curiosare, ne cito due: questo e questo), tra la stagione dei matrimoni che, dopo tanto sbattersi in pubblicità e iniziative promozionali, finalmente è decollata alla grande... tra tutte queste cose, abbiamo deciso di movimentarci l'esistenza con un "piccolo" incidente che fortunatamente non ha avuto conseguenze irreparabili (avrebbe potuto, e quindi dico fortunatamente), ma che ha avuto l'effetto di concentrare tutto il lavoro di due persone su una persona sola: me! :)
Ma visto che fortunatamente sono anche un po' bipolare, niente di nuovo sul fronte occidentale!

Sick economy (2nd ver)Bando alle ciance e veniamo al tema principale di questo post. Quanto vale una foto? Quanto vale un servizio fotografico?
Meglio ancora: che valore ha il lavoro che c'è dietro alla realizzazione di un singolo scatto o di un reportage?
Non sto parlando solo della postproduzione (che è, per quanto mi riguarda, parte integrante della fotografia digitale, così come lo sviluppo era parte integrante della fotografia su pellicola), ma di tutto il lavoro organizzativo, che sia logistica, che sia brainstorming, che sia raccolta di materiale (qualcuno ha detto Pinterest??), che c'è prima dello shooting.

Non conosco il flusso di lavoro di tutti i fotografi sulla piazza, quindi posso parlare solo in prima persona: uno shooting non si improvvisa. E' come presentarsi a un esame senza neanche aver aperto il libro. Che si tratti di un servizio in studio, di una sessione di ritratti o di un matrimonio, la gran parte del lavoro avviene molti giorni prima, in termini di comunicazione, documentazione, sintesi. Quello che accade durante il servizio fotografico è per lo più adrenalina in alcuni casi, esecuzione pura in altri casi, un pizzico di improvvisazione quasi sempre, ma sempre sulla base di un piano ben preciso. Ovvio, a meno che non si parli di generi fotografici che sono documentazione al 100%, vedi fotogiornalismo, vedi street.
In estrema sintesi (scusate, lo so, sono logorroica), molta gente vede la realizzazione di un servizio fotografico come un "vai e scatti, che ce vo', hai l'attrezzatura figa, devi solo fotografare quello che succede", e ignora completamente tutto il lavoro che c'è sia prima che dopo (soprattutto quello che c'è prima e, scusate se lo sottolineo, è quello che fa la differenza in termini qualitativi).

In particolare, poi, da quando ci siamo buttati a testa bassa in questa avventura dei matrimoni, noto un'abitudine veramente fastidiosa a giocare al ribasso, come se si stesse al mercato del pesce (con tutto il rispetto per chi vende il pesce). Non lo dico in tono polemico, mi rendo conto che le coppie hanno tante spese e un budget da rispettare, ma dico che molti non si rendono conto di quanto "pretendono" di pagare poco per un servizio che richiede giorni di preparazione, ore di concentrazione ininterrotta (per non parlare dello stress, ehehehe) e altri giorni di postproduzione.
Non è obbligatorio: ognuno assegna alle cose una personale scala di priorità. Per qualcuno il servizio fotografico è la parte più importante di un evento, per altri non lo è. Ed è giusto che sia così, non siamo tutti uguali. Ma se arrivi a decidere che un certo fotografo è il TUO fotografo, e che vuoi lui a tutti i costi, e che questa è realmente una priorità... è giusto tirare sul prezzo? Non ti accorgi che stai SMINUENDO drasticamente il valore di tutto il resto, se pretendi di "pagare meno" qualcosa che per te è importante?
Ma visto che rischio di dilungarmi, vengo al succo e vi riporto un estratto da un articolo di Stephanie Elizabeth, la fotografa californiana di Fab You Bliss Weddings, perché quando l'ho letto ho pensato "ecco, è esattamente questo il punto".
Tradotto per voi dal mio inglese stentatissimo, buona lettura:
Non so dirvi quante volte, dopo aver letto le mie tariffe, ho sentito una sposa dire "Oh... stavo cercando qualcosa di un po' più economico". E solitamente prosegue con: "Non si potrebbe avere uno sconticino?". Non dirò molto altro a riguardo, ma tutti i fotografi sanno esattamente di cosa sto parlando perché è un evento abbastanza comune nel nostro lavoro.
Non so con precisione da dove venga l'idea di dover mercanteggiare con il fotografo.
Voglio dire, nessuno di voi direbbe al proprio dentista "Questo canale radicolare mi sembra un po' troppo costoso, che ne pensa di abbassare un po' il prezzo?"


Ok, fine delle lamentele; come dicevo, non insisterò su questa cosa perché probabilmente potrei andare avanti per giorni
[allora non sono l'unica, eheh - Lu]. Ma ciò che voglio dire alle coppie che stanno cercando un fotografo di matrimonio è: dimenticatevi di tutte le liste che trovate nei più famosi siti o riviste di matrimonio, quelle che vi dicono cosa chiedere a un fotografo prima di assoldarlo, e piuttosto educate voi stessi a riconoscere cosa piace A VOI nelle immagini che vedete. Dopo tutto è il vostro matrimonio, e alla fine della storia le immagini sono ciò che vi resterà per ricordare quel giorno speciale.
E mi sembra una cosa dannatamente importante, se vi interessa il mio parere!

Così, quando trovate un fotografo il cui lavoro vi parla, seguite il vostro istinto e fate tutto il possibile per farlo rientrare nel budget. Io mi sono sposata prima di diventare una fotografa di matrimonio, e all'epoca ho riservato metà del mio budget per il fotografo. Perché? Perché a che serve avere un matrimonio meraviglioso se alla fine le foto non sono veramente quelle che volevate?"

Voi che ne pensate? Qual è il vostro punto di vista sull'argomento?
Mi interessa il parere di tutti, fotografi, non fotografi, futuri sposi, gente che ha in mente di farsi fare delle foto di altro genere e gente che per adesso non ci pensa neanche lontanamente.
Vi chiedo: posto che una foto per voi sia importante, è giusto tirare sul prezzo? (ovviamente sono ben accetti sia i no che i sì... purché motivati ;))
Grazie a Stephanie Elizabeth per avermi permesso di tradurre e pubblicare il suo articolo!
Thanks a lot to Stephanie Elizabeth from Fab You Bliss Weddings!

4 commenti:

  1. io credo che non si dovrebbe mai tirare sul prezzo, neanche quello delle patate al mercato, ma semmai scegliere quello che ci si può permettere, facendo le proprie personali valutazioni rispetto alle proprie prioprie priorità... (che abbiamo tirato sul prezzo :-D )

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  2. ...e io credo che andremo d'accordo :)
    (ps... anche io, mai stata capace di mercanteggiare... nemmeno a porta portese sigh!!)

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  3. ho scritto proprie giusto tre-quattrocento volte!!
    (ps. manco io!)

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  4. prezzi fissi per tutti ...

    se un cliente mercanteggia forse non vuole davvero me come fotografa
    quindi è un cliente con cui io non voglio lavorare!

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