venerdì 31 dicembre 2010

Tutorial / Test: usare il 50mm come obiettivo MACRO...

Come si sta chiudendo per voi questo 2010?
State fotografando / creando / pasticciando in qualsiasi forma e con qualsiasi mezzo creativo che vi venga in mente?

Io avevo in programma altri tutorial, ma visto che in questi giorni ho approfittato per fare un po' di sperimentazione fotografica casalinga, mi sembra giusto chiudere l'anno con un ultimo tutorial dedicato alla tecnica fotografica d'emergenza :)

Attenzione, non sto inventando l'acqua calda: quella dell'obiettivo rovesciato e utilizzato come un macro è una tecnica che usavano anche i nostri nonni... io sapevo che si poteva fare ma non avevo mai provato, con la scusa che non mi andava di comprare un anello di inversione. Poi ho scoperto che in realtà l'anello di inversione non è indispensabile :)
Quindi ho dovuto provare per forza. E visto che sono tutto sommato soddisfatta del test, mi sembrava giusto, doveroso e forse anche utile (per chi non ha ancora provato) condividere i miei risultati.
Tutorial / Test: usare il 50mm come obiettivo MACRO...


Se volete qualche dato tecnico su quello di cui stiamo per parlare, vi suggerisco di dare un'occhiata qui:

In due parole: 
la differenza sostanziale tra una lente normale e una lente macro è la distanza minima di messa a fuoco. La lente macro è fatta per mettere a fuoco oggetti molto vicini, indipendentemente dalla focale, offrendo in questo modo fattori di ingrandimento più o meno elevati. Il che è molto fico.
Nota importante: le lenti macro costano una palla di soldi. Il che non è per niente fico. T_T
Un obiettivo non macro montato a rovescio si comporta "più o meno" come un macro, nel senso che permette di mettere a fuoco a distanza ravvicinatissima (pochi cm). Naturalmente la qualità non è la stessa del macro da un milione di euri, ma se siete come me dei pulciari morti di fame, vale la pena togliersi lo sfizio di provare questa tecnica. Vedo in giro che la lente più usata per fare questo giochetto è il 50mm f/1.8, il che non mi meraviglia. Non mi sono documentata in merito, ma a occhio credo sia così perché: 
1) è maneggevole (il 50ino è piccolo e leggero) 
2) costa poco e quindi ce l'abbiamo tutti :) 
3) dà immagini molto incise (a dispetto del costo basso) e quindi dà risultati accettabili anche usata a rovescio.
4) ha un diametro filtro di 52mm che si adatta perfettamente (o quasi) all'innesto della macchina
Immagino che questa tecnica sia utilizzabile anche con lenti di focale diversa dal 50mm; personalmente non ho provato. A naso penso renda bene con le focali fisse, meno bene con gli zoom.
Ma non mi sono azzardata a fare la prova con il 24-70mm rischiando di rigare la lente sull'innesto... loca sì, ma mica scema ;)

L'anello di inversione 
è un aggeggio che permette di montare l'obiettivo a rovescio: si avvita al posto del filtro e si aggancia all'innesto della macchina. In questo articolo è spiegato come costruirne uno con il tappo del corpo macchina e un filtro da buttare. Ma onestamente, considerato che un anello di inversione da 52mm costa sui 9 euro, mi pare fatica sprecata.

La buona notizia è che l'anello di inversione non è indispensabile per provare questa tecnica: abbiamo due mani per fortuna. Una regge la lente a rovescio, e l'altra impugna la macchina e scatta.

Una cosa di questo genere, così si poggia la lente rovesciata sull'innesto della macchina:
50mm usato come un macro
E così si scatta:
50mm usato come un macro


Raccomandazioni importanti:
prima che mi trovi sommersa di mail di gente che ha fatto danni, vi raccomando di fare tanta tanta tanta attenzione. Ci sono parti delicate che sono certa non vorrete graffiare, danneggiare, incasinare.
In particolare, lavorando con la macchina "aperta", si lasciano allo scoperto i contatti elettrici che collegano la macchina all'obiettivo, l'innesto (che per il vostro bene vi sconsiglio di graffiare) e lo specchio (idem come sopra, se non volete dire ciao ciao alla funzione autofocus).
Quindi maneggiate tutto con molta cura, soprattutto quando appoggerete la lente rovesciata all'innesto.
In questo senso, sì, avere l'anello di inversione è comodo e riduce il rischio di incidenti.
Ovviamente, fate molta attenzione anche ai contatti presenti sull'obiettivo.
50mm usato come un macro
A Ginger piace tanto lo still-life
Inoltre, sappiate che lavorando in questo modo entreranno un sacco di schifezze dentro la vostra macchina. Quindi, anche se la vostra "assistente" è un po' meno pelosa della mia (che vedete qui a destra), pulite bene tutto con un panno antistatico prima di cominciare, e preparatevi in ogni caso a dover pulire specchio e sensore una volta finito (basta la pompetta, non c'è bisogno di liquidi e panni speciali).
In ogni caso non mi considero responsabile delle macchie sul vostro sensore ^_^


Messa a fuoco:
naturalmente, è tutto manuale. Mettete tranquillamente la ghiera della messa a fuoco all'infinito: la messa a fuoco si regola avvicinandosi ed allontanandosi dal soggetto da fotografare. Il piano di messa a fuoco sarà a pochi centimetri dalla lente, si tratta "solo" di avere un occhio ben allenato e una mano molto ferma.

Diaframma e profondità di campo:
Se avete già fatto qualche prova (sganciato l'obiettivo, messo a rovescio e fotografato come sopra) vi sarete accorti di un piccolo dettaglio molto divertente: non potete regolare l'apertura del diaframma. :)
La macchina dà il valore 0. Ovvio: vi siete dimenticati che i contatti dell'obiettivo stanno dal lato opposto rispetto a dove dovrebbero essere? :)
Quindi sulla macchina potete regolare solo il tempo di esposizione (e consiglio caldamente di mantenersi in tempi più brevi di 1/125 se non volete micro/macromosso).
D'altra parte, quando sganciate l'obiettivo dalla macchina il diaframma è sempre alla sua apertura massima... e se state usando il 50mm... cacchio f/1.8 non è propriamente l'apertura più indicata per una macro!
In primo luogo perché la profondità di campo è veramente troppo ridotta, e poi perché risentirete molto delle infiltrazioni di luce (altrimenti trascurabili) attraverso l'innesto che, in assenza di anello di inversione, non è propriamente "a tenuta stagna".

Domanda da 1.000.000 di dollari: come si regola l'apertura del diaframma?
A meno che non abbiate qualche vecchia lente per analogica di quelle con la ghiera del diaframma incorporata, questo è il trucco.
1) regolare il diaframma con la lente innestata sulla macchina (magari fate anche qualche scatto di prova per vedere se l'esposizione è corretta)
2) tenere premuto il pulsante di controllo profondità di campo mentre sganciate l'ottica.
3) ripetere l'operazione (monta, regola, blocca, smonta) ogni volta che volete cambiare apertura.

Il pulsante di controllo profondità di campo (questo sconosciuto) è quello che di solito sta sotto al pulsante di sblocco obiettivo (nelle Canon, nella mia vecchia Nikon FE pure, nelle Nikon moderne non ne ho idea, guardate sul manuale!):
50mm usato come un macro
Foto di Thomas Hawk
Alzi la mano chi non l'ha mai usato... io lo utilizzavo quando scattavo in analogico e poi mi sono dimenticata che esistesse... :)
Per capire cosa fa il pulsante di controllo della P.d.C., settate l'apertura a f/5.6 (ad esempio), impugnate la macchina a rovescio e premetelo. Zac! Il diaframma si chiude (per l'appunto) a f/5.6.
50mm usato come un macro
Ora se sganciate l'ottica mentre mantenete chiuso il diaframma (premendo i due pulsanti con due dita come faccio io qui sotto, mentre sganciate la lente con l'altra mano) avrete l'ottica staccata dalla macchina con il diaframma all'apertura che avete scelto.
50mm usato come un macro
Tanto per capire la differenza:
50mm usato come un macro
f/1.8
50mm usato come un macro
f/5.6
50mm usato come un macro
f/11
Messa a fuoco con diaframma chiuso
Se chiudete il diaframma oltre f/8, vi consiglio di illuminare la scena con una luce molto forte altrimenti avrete serie difficoltà a mettere a fuoco a occhio... perché anche la visuale dal mirino sarà molto buia :)
Naturalmente, avrete bisogno di molta luce anche per fotografare, ma io ho ovviato al problema usando i flash, di conseguenza con luce ambiente molto inferiore a quella di scatto, ho aggiunto una lampada da tavolo al set per facilitarmi la messa a fuoco (tanto a f/11 e 1/200 la luce della lampada da tavolo diventa trascurabile).
Illuminazione
Per risultati accettabili in termini di profondità di campo, ho notato che bisogna andare da f/8.0 in su. Allo stesso tempo, non si possono usare tempo di scatto troppo lunghi perché avreste inevitabilmente del micromosso. Allora: o comprate l'anello di inversione, piazzate la macchina sul cavalletto (tenendo presente che i soggetti devono essere vicinissimi alla lente) e tanti saluti... oppure serve MOLTA luce.
Io ho usato i flash, naturalmente con trigger perché gli oggetti da fotografare sono troppo vicini per usare il flash sulla slitta della macchina. Immagino che anche il ring flash possa essere una buona soluzione.
Ma se non avete flash e/o trasmettitori, vi potete sicuramente organizzare vicino a una finestra molto luminosa, oppure usando molte lampade a luce continua (tipo i famosi faretti alogeni che si comprano da brico)
Conclusioni e considerazioni
Divertente :)
Vale la pena investire 'sti benedetti 9 euro in un anello per semplificarsi la vita e non fare danni (io ho "casualmente" usato la 350D invece che la 5D), ma diciamo che il 50mm si è rivelato soddisfacente come macro di emergenza anche a mano libera.
Come dicevo, per una resa accettabile non andrei al di sotto di f/8 e con tempi più lunghi di 1/125.
In ogni caso, non è una tecnica difficile e con un po' di tentativi si riesce anche ad avere una messa a fuoco abbastanza accurata.
Concludo con le foto dei miei test, per ognuna c'è il crop al 100% (per capire il livello di dettaglio che si può raggiungere). Notare che sono tutte scattate con la 350D che non ha un sensore eccelso.
Appena mi procuro l'anello, battezzo anche la 5D :)
(per ora con la 5D ho scattato solo la libellula che ho inserito a inizio articolo)

Questo è il massimo ingrandimento per il 50mm usato "dal verso giusto" (immagine non croppata, a distanza di messa a fuoco minima)
50mm usato come un macro
Ed ecco come appaiono con il 50mm rovesciato, ai diversi diaframmi.

Alcuni semi di finocchio:
50mm usato come un macro
50mm usato come un macro
50mm usato come un macro

Chicchi di caffè:
50mm usato come un macro
50mm usato come un macro
50mm usato come un macro

Stecche di cannella:
50mm usato come un macro
50mm usato come un macro
50mm usato come un macro
Carta da imballo con stampa laser:
50mm usato come un macro
50mm usato come un macro
50mm usato come un macro

...e adesso smettetela di giocare con la lente a rovescio, e andate a prepararvi per il veglione di Capodanno!
Ci si vede l'anno prossimo ;)

4 commenti:

  1. oooh finalmente qualcuno che lo spiega per bene! passo dopo passo

    non sapevo che se tenevi premuto il tasto della profondità di campo (che nelle nikon è dall'altra parte) e staccavi l'obiettivo rimaneva bloccato il diaframma!
    Vabbè comunque non mio c'è la ghiera
    grazie mille ci proverò

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  2. Bel tutorial, completo e fatto bene.
    A occhio e croce (e a giudicare da quello che vedo qui e li') hai davvero una bella testa.

    ciaps

    Sara

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  3. Grazie Sara, purtroppo è tutto il resto che è da buttare! ;)

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  4. Ottima spiegazione! Ho fatto delle prove con l'anello e il 18-55 sulla 550. Messa a fuoco difficile, e ottenere una pdc decente quasi impossibile, pero' l'ingrandimento e' enorme, ben superiore a 1:1.
    Vorrei provare il 50mm montato invertito sul 18-55: ho fatto qualche prova a mano e l'ingrandimento e' decente e in piu' hai ancora il cotnrollo del diaframma del 18-55. Hai avuto modo di provare?

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