martedì 1 dicembre 2009

Tutorial: still life "casalingo"

Prendendo spunto da questa iniziativa
http://www.flickr.com/groups/1087843@N20/discuss/72157622912440320/
nasce l'idea di questo tutorial di Still Life "casalingo":
la sfida è realizzare uno still-life di qualità senza l'aiuto di attrezzatura professionale (quindi senza l'uso di lampade professionali, sale posa, tavolini da still life e via dicendo), utilizzando invece oggetti comuni per costruire un set fotografico che dia un risultato il più possibile "professionale".

Da alcuni interventi inseriti nell'ambito dell'iniziativa in questione, nasce questo articolo.

Per saperne di più sullo still life:
it.wikipedia.org/wiki/Still_Life_(fotografia)
In due parole, lo Still Life è quello che in italiano viene tradotto riduttivamente con "Natura morta"; in realtà si tratta di un genere meno semplice di quel che sembra, perché in una foto di Still Life niente può essere lasciato al caso.

Un esempio per capire di cosa stiamo parlando
Lo spunto per questa "sfida" nasce in parte da questa foto, realizzata con un semplice flash nella cucina di casa mia:
Sick economy (2nd ver)

Questi i dati di scatto:
Fotocamera: Canon EOS 5D
Lente: Canon EF 24-70 f/2.8
Diaframma: f/2.8
Esposizione: 1/200 sec.
Lunghezza focale: 28 mm
White balance: Auto
Illuminazione: Flash (Metz mecablitz 48 EF)
Modalità flash: E-TTL

Costruzione del set:
Per questo scatto ho preferito uno sfondo completamente bianco ed asettico.
Illuminazione con flash montato sulla macchina, parabola orientata in avanti e ruotata di 30° a destra, utilizzando il frigo, la parete e i pensili della cucina come pannelli riflettenti naturali.
Per ottenere una luce molto concentrata e spiovente dall'alto, che rimbalzasse nell'angolo tra frigo e parete e quindi illuminasse "da dietro", ho utilizzato uno "snoot" artigianale fatto con un opuscolo di carta bella pesante fissato intorno alla testa del flash con un elastico per capelli.

E questo è il "backstage":
Sick economy (il secondo set)

Still-life fai da te: qualche consiglio
Lungi da me spacciarmi per esperta di still-life, ma è un genere che mi diverte e con cui spesso mi sono cimentata, come avete visto, con mezzi molto "casalinghi" :)
Quindi quelli che seguono sono solo alcuni "suggerimenti tecnici" su come realizzare gli scatti. Per il resto, l'unico limite è la vostra creatività :)

L'illuminazione
Con flash o continua, l'importante è che la controlliate al 100% e che serva a valorizzare il più possibile la vostra scena.

L'unica luce che dovrà entrare nella vostra foto sarà quella che voi VORRETE far entrare.
Quindi via libera a lampade direzionabili, diffusori, pannelli, snoot di ogni genere.

Vi state chiedendo cos'è uno "snoot"?
Cinematograficamente parlando, credo si definisca snoot il cono di metallo che serve a creare il cosiddetto "occhio di bue".
In senso più esteso, parliamo di snoot ogni volta che utilizziamo qualcosa per direzionare la luce (non è esattissima come definizione, ma serve al nostro scopo).

Qui ho usato una busta da lettera (piena) come schermatura, per non far arrivare la luce sullo sfondo:
Sick economy - L'improbabile set...
...e questo è il risultato:
Sick economy
Ovvero: una foto ancora sicuramente migliorabile come illuminazione, ma con fondale perfettamente nero


Fonti di luce consigliate:

- flash
- lampade da tavolo
- torce
- led
- luce di qualunque genere fatta passare attraverso un "diffusore"
- luce di qualunque genere rimbalzata su un pannello riflettente

Fonti di luce sconsigliate:
- luce ambientale (lampadario, sole, luce proveniente dalla finestra) non filtrata né manipolata in qualche modo.
- il flash incorporato della vostra fotocamera: difficilmente riuscirete a controllarlo a sufficienza da avere una buona illuminazione. Meglio usare luce continua e cavalletto!

Diffusori
Non è obbligatorio, ma consigliabile usare dei materiali per diffondere la luce se è troppo diretta o troppo dura, soprattutto se avete un'unica fonte di luce.
Potete utilizzare qualunque cosa faccia passare abbastanza luce per il vostro set:
- ombrellini bianchi
- carta di riso, carta da forno, carta oleata, carta velina
- stoffa
- ...

Pannelli riflettenti
Qualunque superficie può essere utilizzata come pannello riflettente:
- scatole di cartone
- pannelli di polistirolo
- ante di pensili e armadi
- carta stagnola
- un amico con una maglietta bianca :)
- ...

Schermature e snoot
Come faccio a far sì che la luce colpisca un'area del mio set e non ne colpisca un'altra? Schermandola!
Utilizzate qualunque oggetto vi venga in mente per "direzionare" la luce che proviene dalle vostre fonti di illuminazione. Ovviamente, i vostri "schermi" dovranno rimanere fuori dall'inquadratura :)
Io ho utilizzato nel primo esempio (maialino su fondo bianco) un opuscolo, nel secondo (maialino su fondo nero) una busta bianca... non è proprio il massimo!
L'ideale sarebbe utilizzare del cartoncino nero:
- piegato
- arrotolato
- fissato con mollette, elastici, attaches...

Intensità e qualità della luce
Se tutto questo ancora non basta a creare la luce giusta, provate a "spostarla": allontanando una lampada avremo una luce più diffusa e più debole (aumentare il tempo di posa), avvicinandola avremo una luce più intensa e più "dura" (ridurre il tempo di posa)

Se utilizzate un flash, provate ad impostare a mano lo zoom della parabola per ottenere un'illuminazione più o meno diffusa!

Il fondale
Non è obbligatorio che sia bianco, nero, o necessariamente uniforme.
L'importante è che non sia casuale.

Sceglierete uno sfondo adatto a valorizzare quello che state fotografando.
Anche uno sfondo molto sfocato con punti luce posizionati ad hoc, può valorizzare l'oggetto fotografato.
  • Se volete che lo sfondo sia più sfocato e meno visibile, allontanate l'oggetto dallo sfondo.
  • Se volete uno sfondo bianco uniforme, utilizzate fogli di carta, cartoncino, oppure il retro delle tovaglie usa e getta in pvc :)
    In questo caso, curate l'illuminazione in modo che una fonte di luce "bruci" lo sfondo bianco.
  • Se volete uno sfondo neutro o colorato, utilizzate un lenzuolo o un cartoncino.
    Suggerimento: aggiungete una lampada che illumini lo sfondo, per renderlo meno "piatto".
    E mantenete sempre l'oggetto fotografato abbastanza distante dallo sfondo.
  • Se volete uno sfondo completamente nero, utilizzate una superficie scura, non importa che sia completamente nera: l'importante è che non sia illuminata in alcun modo dalle vostre fonti di luce!
    (suggerimento: anche qui può essere utile allontanare il soggetto dallo sfondo)
Ma lo sfondo può essere composto anche da altri oggetti sfocati:
Autumn rainbow
(sfondo composto da palline di stagnola, altri pastelli e... il cavo di alimentazione del computer) ^_^
Glamour
(sfondo composto da altri oggetti per dare un particolare effetto cromatico alla scena)

Insomma, l'importante come già detto è che niente venga lasciato al caso!
Questi sono solo alcuni esempi, le possibilità sono illimitate ;)

La postproduzione

Non esiste una regola ferrea, ma diciamo che nella fotografia di still life "ideale", la foto dovrebbe uscire dalla macchina così come il fotografo l'ha pensata nella sua testa.
Altrimenti, che senso ha starsi a sbattere con fondali, luci, pannelli, annessi e connessi? :)
In generale bisognerebbe, ragionevolmente, limitare il fotoritocco allo stretto indispensabile (contrasto, saturazione... NO bilanciamento colore, perché per quello c'è il white balance!)
Se siete troppo pigri per impostare il wb prima di scattare, almeno utilizzate il raw, così potrete regolarlo in fase di conversione senza perdere qualità!

Esempio n. 1
Per esempio, la foto del maialino su fondale bianco è stata ulteriormente sbiancata sul lato sinistro dove cadeva meno luce (il che si nota anche dalla foto del backstage, non ritoccata)
Con un'illuminazione diversa, non avrei avuto bisogno di fare questa correzione: ma mi sarebbe servito un secondo flash che non avevo.
Aumentando l'esposizione avrei bruciato il maialino.
Quindi in questo caso la postproduzione è stata praticamente inevitabile (e tutto sommato innocua).

Esempio n. 2
Se invece devo fotografare una fede nuziale e clono via la mia faccia riflessa nell'anello... ecco, quello magari è un intervento di postproduzione eccessivo! :)

Esempio n. 3
Nella foto con la collana, il wb è stato corretto in postwork.
Sbagliato, il wb andava impostato in fase di scatto.

Diciamo che, come regola generale, dove si può intervenire in fase di scatto (esposizione, bilanciamento del bianco, controllo della luce, composizione) sarebbe meglio non postprodurre.
Questo per una semplice ragione: qualunque operazione che vada a modificare i colori, il contrasto, la luminosità, i livelli, provoca sempre una perdita di informazioni nell'immagine (a meno che non venga effettuata sul file RAW, e anche qui con le dovute eccezioni).

Quindi per quanto riguarda lo still life: immagine non postprodotta = immagine con più informazioni.

Visto che abbiamo tutto il tempo di fare le regolazioni del caso prima di scattare, approfittiamone ;)

Se scatti a f/22 e hai un pelo sul sensore, però, magari è una buona idea clonarlo via con Photoshop. :)

Quanto al crop, diciamo che una rifilatura per raddrizzare la scena di qualche grado ci può stare.
Considerato che in una foto di still-life staremo ore (!) a costruire un set e studiare millimetricamente l'inquadratura... beh, riempiamolo questo benedetto frame, no? ;)
Ovvio, se dobbiamo fare una close-up e abbiamo a disposizione solo un'ottica corta che ha una distanza minima di messa a fuoco troppo alta, in quel caso il crop è giustificato.
Se invece possiamo restringere l'inquadratura aumentando la focale o avvicinandoci, allora no: perché sprecare preziosi pixel del nostro sensore?

Mettiamoci una mano sulla coscienza e cerchiamo di scattare usando la testa :)
E' un genere molto creativo che permette di conoscere meglio i comportamenti di luci ed ombre e migliorare notevolmente la tecnica fotografica.
Non potete avere idea di quando vi potrà tornare utile saper direzionare o schermare la luce con un pannello!

Nel prossimo tutorial vedremo in pratica come costruire un piccolo set con veri mezzi di fortuna.
Buon proseguimento :)

2 commenti:

  1. Fantastico questo tutorial, grazie!
    Io ho una bridge, Coolpix P90; credi che potrei avere dei risultati accettabili? Non so bene come settarla, sono del tutto inesperta e anche se sono come funziona non so quali siano le impostazioni più adatte :(
    Sarei davvero felice di ricevere un consiglio! :)
    Paola

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  2. Ciao... non conosco la P90 ma di solito queste compattone hanno la possibilità di impostare tutti i settaggi quasi come una reflex, quindi si tratta solo di leggere per bene il manuale e capire come si fa a intervenire sui tempi di esposizione e sul diaframma... per il resto i consigli rimangono validi con qualsiasi tipo di apparecchio fotografico :)

    Buon lavoro! ;)

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